L’agricoltura e, di conseguenza i processi di meccanizzazione agricola, devono cercare di mantenere quanto più elevate possibili le produzioni contenendo in modo significativo i crescenti costi aziendali e, nel contempo, essere in grado di valorizzare i fattori produttivi a salvaguardia delle risorse ambientali, in particolare terreno e acqua.
In questo nuovo panorama trovano spazio le tecniche della ripuntatura e della dissodatura combinate con un una frantumazione superficiale del terreno.
La risposta ma/ag è il Ripuntatore Decompattatore COMBILAM
LAVORAZIONE IN PROFONDITÀ ED IN SUPERFICIE PER UNA COLTURA OTTIMALE
- Attrezzo studiato per ottenere il dissodamento e la decompattazione del terreno senza inversione degli strati. Attraverso l’utilizzo del COMBILAM, si realizza pertanto una lavorazione efficace fino a 40-50 cm senza creare zollosità. Tale caratteristica si ottiene mediante l’impiego delle originali ancore a profilo ricurvo brevetto “Michel”, disposte su 2 file.
- L’attrezzo può essere combinato e completato con una serie di utensili anteriori e/o posteriori al ripuntatore al fine di ottimizzare le prestazioni con un conseguente abbattimento dei costi di lavorazione.
- Particolarmente efficace la dischiera anteriore a regolazione idraulica, frutto della trentennale esperienza nel campo delle lavorazioni passive, che permette di gestire quantità importanti di residuo colturale.
- L’attrezzo può inoltre essere dotato posteriormente da una molteplicità di soluzioni (dischiere sminuzzatori, rulli finitori o costipatori, ecc.) tese ad ottenere l’effetto desiderato.
OBIETTIVI CHE SI POSSONO RAGGIUNGERE MEDIANTE UNA GESTIONE CONSERVATIVA DEI SUOLI
- Elevata produttività del lavoro per ottenere alta tempestività di intervento, superare i vincoli degli andamenti climatici, effettuare rotazioni strette.
- Contenimento delle spese energetiche attraverso una riduzione dei passaggi di lavorazione.
- Ottimale regimazione idrica favorendo sia lo sgrondo dell’acqua sia la sua risalita capillare dalla falda.
- Accrescimento e aumento dell’attività dell’apparato radicale, cercando di differenziare le funzioni di sostegno da quelle di assorbimento dell’acqua e degli elementi nutritivi.
- Mantenimento e miglioramento della fertilità dei suoli, favorendo la concentrazione della sostanza organica nello strato superficiale dove sono più favorevoli i processi di umidificazione.
- Utilizzazione razionale dei fertilizzanti chimici mediante la possibilità, da parte delle attrezzature per la lavorazione del terreno, di localizzare e frazionare nel tempo la loro distribuzione. Si deve tener conto che, in Italia, circa la metà dell’attuale superficie a seminativo si estende su terreni argillosi o argilloso-limosi con precipitazioni irregolari, nei quali, soprattutto se investiti in colture da rinnovo, le lavorazioni si dimostrano di estrema importanza nel consentire un’idonea regimazione idrica e nel favorire lo sviluppo dell’apparato radicale.